Fu incisore, pittore e disegnatore: allievo di Stanis Dessy e dell'architetto Vico Mossa (Serramanna, Cagliari, 15 ottobre 1914 – Sassari, 23 marzo 2003), li ebbe come insegnati all'Istituto d'Arte di Sassari. Antonio Leonardo Sechi, diplomatosi nel 1946, fu il primo allievo di Mossa e divenne suo collaboratore per un decennio, dal 1947 al 1957, dentro l'Istituto.
Esperto nell'incisione, Sechi fu un ottimo disegnatore anche tecnico. Eseguì alcune illustrazioni di pubblicazioni e tavole di rilievo architettonico.
Per Gavino Perantoni Satta eseguì tre tavole d'illustrazione per l'articolo “Il contributo dell'Università di Sassari ai moti antifeudali sardi”, pubblicato come estratto dalla Tipografia Poddighe di Sassari nel 1962 e apparso precedentemente su La Nuova Sardegna dello stesso anno, nel n° 230. Suoi disegni furono pubblicati anche sulle riviste Ichnusa, Il Convegno e Illustrazione Sarda.
Le sue incisioni si distinsero per avere come tema dominante la città di Sassari e i centri ad essa vicini: panorami di campagne e marine o scene cittadine rese con un'atmosfera ovattata, atmosfericità ben resa e segno essenziale, asciutto, d'immediato impatto.
Nel 1955 Antonio Leonardo Sechi fece una mostra personale, intitolata “Sassari minore” e dedicata appunto alla sua città vista con intimismo e sensibilità, dove espose un ampio numero di incisioni che sono state raccolte in un catalogo riedito nel 1994.
Tra il 1953 e il 1957 eseguì degli accurati rilievi all'antica abbazia romanica della Santissima Trinità di Saccargia, in agro di Codrongianos, paese vicino a Sassari (editi postumi nel 1992).
Sua grande affermazione fu poter partecipare alla mostra di incisori sardi che fece tappe in alcune città olandesi e tedesche, nel 1956, e nello stesso anno fu presente a Roma alla Mostra Nazionale Arti Figurative. Nel 1958 Sechi ottenne l'insegnamento al Liceo Scientifico “Giovanni Spano” di Sassari. A partire dal 1959 tenne varie sue personali in vari centri della Sardegna.
Morì prematuramente il 23 luglio 1967 a soli 39 anni, per un male incurabile: sue incisioni sono depositate anche alla Calcografia di Stato a Roma.
Bibliografia
Altea G. – Magnani M., Pittura e Scultura dal 1930 al 1960, Ilisso, Nuoro, 2000, p. 183.
Còlomo G., Albo generale artisti sardi, Edizioni Nuova Europa, Firenze, 1978, p. 372.
Sechi A. L., Ritrovare Saccargia – Documento grafico-storico della basilica romanica “La SS. Trinità” 1953-57/1992, introduzione di Vico Mossa, Editrice Dattena, Cagliari, 1992
Sechi A. L., Sassari minore, introduzione di Vico Mossa, Editrice Dattena, Cagliari, 1994.