Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Nino Siglienti
Sassari 13/10/1903
Milano 1929

Antonio Siglienti, noto come Nino, si distinse quale artista poliedrico (fu decoratore, figurinista teatrale, illustratore e ceramista) nella sua breve vita, conclusasi a soli 26 anni a Milano per causa di un male incurabile.

Sassarese, figlio di una famiglia alto-borghese, formatosi all'Istituto Tecnico “Alberto Ferrero La Marmora”, si dedicò sin da giovanissimo al disegno, applicando le sue doti nell'esecuzione di caricature ed allestimenti di spettacoli universitari goliardici (fu celebre The Frenetic Universitary Jazz Band Orchestra); quasi “dandy” nel comportamento quotidiano, a giudizio di Eugenio Tavolara, che lo ebbe come amico e compagno di studi, fu un uomo che amò l'eleganza sia nell'arte che nella vita.

Siglienti fu affascinato soprattutto da quelle arti applicate che la critica definì in seguito come un “dialogo” tra arte e artigianato, i cui risultati furono spesso, in Sardegna, assai interessanti ed innovatori; Nino Siglienti elaborò dapprima uno stile connotato dall'horror vacui, dove si affastellavano richiami a diverse culture dell'area mediterranea tradotte in uno stile abbastanza duro, di ispirazione primitivista, con qualche richiamo di volta in volta al regionalismo sardo, ma seguì per lui un vero rinnovamento con la scoperta del Decò, stile che lo portò a un'essenzialità e lindezza di disegno e composizione, tonalità delicate e diafane applicate sia a soggetti regionalistici sia a soggetti tratti da immaginari storicistici (figurine rococò o orientali).

Nel 1925 Siglienti si trasferì a Milano e fu assunto, per le doti di bravura, al Teatro alla Scala, divenendo collaboratore di Luigi Sapelli (Pinerolo, 25 febbraio 1865 – Milano, 10 novembre 1936), costumista scenografo noto con il nome d'arte di “Caramba”. Originale nelle proprie creazioni, nelle stagioni liriche della seconda metà degli Anni Venti creò i figurini per le opere in cartellone, apprezzati dal pubblico. Il lavoro alla Scala lo fece conoscere nell'ambiente artistico ed arrivarono per lui nuove commissioni, che lo portarono nei campi del design per arredi e decorazioni, dell'illustrazione e anche del giocattolo.

Siglienti fu sempre aggiornato riguardo le innovazioni artistiche della scena nazionale e internazionale e molto probabilmente si sarebbe affermato, se non fosse prematuramente scomparso nel 1929.

 

Bibliografia

Altea G. – Magnani M., Nino Siglienti – Un artista Decò e la sua bottega, catalogo della mostra tenutasi dal 31 marzo al 28 aprile 1989 al Palazzo della Provincia di Sassari, Chiarella, Sassari, 1989.

Altea G. – Magnani M., Pittura e Scultura dal 1930 al 1960, Ilisso, Nuoro, 2000, pp. 12, 15, 251, 256, 259, 271.

Altea G. – Magnani M., Pittura e Scultura del Primo Novecento, Ilisso, Nuoro 1995, pp. 232-240, 244, 262, 278, 283.

Spanu L., Artisti sardi del XIX-XX secolo, Artigianarte Ed., Cagliari, 1991, p. 108.