Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Salvatore Fara
Sennori 18/06/1922

Nato nel 1922 a Sennori, portato per il disegno e la pittura, poté acquisire le prime nozioni tecniche presso lo studio del pittore Mario Paglietti (Porto Torres, Sassari, 18 marzo 1865 – Sassari, 1943), esponente della pittura tardo ottocentesca e realista. Iscrittosi nell'allora appena aperto Istituto d'Arte di Sassari, trovò nel suo dirigente, Filippo Figari, un maestro che lo aggiornò portandolo nella pittura intesa nel senso moderno, con la visione classica e formale forte quale quella che era richiesta all'arte dell'epoca.

Partecipò nel 1942 al concorso Premio di Pittura Città di Firenze per i giovani artisti italiani ottenendo il sesto posto a livello nazionale e il capoluogo fiorentino, l'anno seguente, divenne la sua residenza perché vi si trasferì per affinare ulteriormente la propria preparazione, grazie ad una borsa di studio. Si iscrisse a un corso di nudo libero presso l'Accademia di Belle Arti e seguì le lezioni al Magistero d'Arte: Fara poté conoscere vari esponenti dell'ambiente artistico di Firenze, frequentandone gli studi, quali Pietro Annigoni (Milano, 7 giugno 1910 – Firenze, 28 ottobre 1988) e Primo Conti (Firenze, 16 ottobre 1900 – Fiesole, Firenze, 12 novembre 1988), che furono Secessionisti e poi Novecentisti.

Rientrato in Sardegna, dal 1944 ebbe l'insegnamento presso l'Istituto d'Arte di Alghero. Fece un soggiorno a Roma nel 1949, occasione per conoscere e studiare molti capolavori dei maestri del passato, oltre che per avvicinare alcuni degli artisti quali Alberto Ziveri (Roma, 1908 – 1990) e Francesco Trombadori (Siracusa, 1886 – Roma, 1961). Nel 1959 terminò il suo insegnamento ad Alghero e partecipò alla Quadriennale romana. Dal 1961 al 1987 diresse l'Istituto d'Arte di Sassari, sua scuola di formazione e intitolata al suo maestro Filippo Figari.

La sua pittura è stata da sempre attenta al reale, ispirata alla Sardegna ma senza la patina dell'etnografismo, con una visione moderna e una forte adesione ai precetti della pittura classica. Con all'attivo numerose mostre personali, diversi riconoscimenti e premi, Salvatore Fara ha ricevuto negli anni numerose commissioni da Enti Pubblici, da privati e da Enti Religiosi, dando vita a una produzione vasta, con scene di genere, paesaggi e ritratti (per la ritrattistica è veramente molto portato, sapendo cogliere l'interiorità del soggetto).

 

Bibliografia

Altea G. – Magnani M., La Collezione d'Arte della Provincia di Sassari, Soter editrice, Villanova Monteleone (SS), 1996, pp. 60-61.

Altea G. – Magnani M., Pittura e Scultura dal 1930 al 1960, Ilisso, Nuoro, 2000, pp. 142, 160, 172-174, 197, 244, 280.

Altea G. – Sturani E. – Gatta M., Il segno nel libro – Storia e attualità del segnalibro reinventato da cento artisti della Sardegna, Ilisso, Nuoro, 2006, pp. 52-53.

Còlomo G., Albo generale artisti sardi, Edizioni Nuova Europa, Firenze, 1978, pp. 182-183.

Pintore L., Quadreria del Comune di Sassari – Catalogo generale, Soter editrice, Villanova Monteleone (SS), 2000, pp. 77-78.