Si firmò sempre come “Tony Geic”: nacque a Spalato, in Dalmazia, ma la sua formazione avvenne in Italia. Il percorso artistico di Geic è legato a una serie di spostamenti in vari centri della Penisola e spiegabili oggi ancora difficilmente poiché manca documentazione su questa figura d'artista.
Si sa che i primi insegnamenti riguardo alla pittura li apprese a Trieste, quindi si iscrisse al liceo artistico di Bologna, per poi trasferirsi in quello di Venezia e in quello di Firenze.
La vita lo portò anche a compiere vari viaggi in Europa, dove entrò in contatto con varie cerchie di artisti e con ambienti intellettuali, potendosi così aggiornare sugli ultimi sviluppi dell'espressività artistica nel vecchio continente.
Incisore (xilografo) e pittore (capace nell'olio e nell'acquerello), Antonio Geic giunse in Sardegna nel 1940, essendo stato chiamato alle armi (era cittadino italiano) e mandato nell'isola a prestare servizio. La Sardegna lo colpì e si stabilì a Cagliari a guerra conclusa. Nel capoluogo sardo produsse molte vedute della città e di altri centri campidanesi. Apprezzato, poté partecipare a diverse esposizioni e mostre italiane. Suoi lavori sono conservati nelle collezioni pubbliche di Trieste e di Lubiana, in Slovenia. Scomparve ad appena 42 anni a Cagliari il 26 febbraio 1956.
Bibliografia
Còlomo G., Albo generale artisti sardi, Edizioni Nuova Europa, Firenze, 1978, p. 205
Spanu L., Artisti sardi del XIX-XX secolo, Artigianarte Ed., Cagliari, 1991, p. 63.