Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Pinuccio Sciola
San Sperate 15/03/1942

Sciola nacque a San Sperate, villaggio presso Cagliari, il 15 marzo 1942, figlio di una famiglia di agricoltori. Autodidatta, partecipò nel 1959 ad una mostra-concorso indetta alla Rinascente di Cagliari e vinse una borsa di studio per frequentare gli studi superiori a Cagliari. Volenteroso di accrescere la propria formazione, a partire dal 1961 fece dei viaggi di studio per conoscere dal vivo i capolavori dell'arte, visitando città d’arte italiane quali Firenze, Roma, Venezia, ed anche Ravenna e Napoli.

Nel 1964 si iscrisse al Magistero d’Arte fiorentino e soggiornò a Salisburgo per seguire un corso di scultura. Nel 1967 vinse un'altra borsa di studio che gli consentì di frequentare l’Università della Moncloa di Madrid. Nel 1968, ritornato nel suo paese di San Sperate, incominciò a realizzare murales sui muri delle case con l'idea di valorizzare il proprio villaggio facendolo diventare un “paese museo”. Nell’iniziativa Sciola coinvolse alcuni artisti cagliaritani: vi aderirono Foiso Fois (Iglesias, Cagliari, 28 dicembre 1916 – Cagliari, 21 febbraio 1984), Giorgio Princivalle (Baricella, Bologna, 11 giugno 1925 – Cagliari, 2 novembre 1989), Primo Pantoli (Cesena, Forlì, 1932) e Gaetano Brundu (Cagliari, 1936). Nello stesso anno ottenne l'insegnamento di scultura al Liceo Artistico di Cagliari.

Sciola poté maturare nel 1973 un'interessante esperienza di confronto con l'anziano pittore e muralista David Alfaro Siqueiros (Camargo, 29 dicembre 1896 – Cuernavaca, 6 gennaio 1974) durante un soggiorno in Messico (giuntovi attraverso un progetto UNESCO), traendo nuove ispirazioni dall'arte meso-americana.

Al 1978 risale l'apertura di una scuola-laboratorio a San Sperate (oggi divenuta Scuola Internazionale di Scultura, con sede sempre nel paese campidanese) e nello stesso anno Sciola compì un viaggio di studio in Africa equatoriale, che toccò varie nazioni.

Durante gli Anni Ottanta Sciola poté presentare le proprie opere in diverse esposizioni e mostre tenutesi in città italiane ed europee.

Nel 1990 fu chiamato come docente di Scultura all'allora appena fondata Accademia delle Belle Arti di Sassari, restandovi fino al 1996. In quello stesso anno la sua ricerca artistica sfociò nello scoprire le “pietre sonore”, divenute sua personale cifra: le pietre della Sardegna (le trachiti vulcaniche, i basalti e i calcari), lavorate con incisioni parallele e ortogonali, furono reinventate come “casse armoniche” da Sciola, creando così di fatto una “musicalità litica” che risuona con il solo tocco della mano o di altra pietra. Le “pietre sonore” di Pinuccio Sciola da allora sono state esposte in molte nazioni e si sono organizzati veri e propri concerti dove le sculture hanno svolto il ruolo di strumenti musicali.

Nell'estate 2012 l'artista ha dato inizio ad una nuova stagione espressiva: Sciola ha reinventato degli elementi metallici di parti mecchaniche o destinati alla realizzazione di ponteggi per l'edilizia, creando delle sculture presentate ai primi di luglio nell'installazione all'interno della antica Basilica di San Saturnino a Cagliari ed avente come titolo “Le colonne infinite. Omaggio a Gaudì”, in onore del grande architetto spagnolo Antoni Gaudí i Cornet (Reus, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926).

Pinuccio Sciola continua ancora oggi a operare nel suo laboratorio a San Sperate.

 

Bibliografia

Altea G. – Sturani E. – Gatta M., Il segno nel libro – Storia e attualità del segnalibro reinventato da cento artisti della Sardegna, Ilisso, Nuoro, 2006, pp. 116-117.

Còlomo G., Albo generale artisti sardi, Edizioni Nuova Europa, Firenze, 1978, p. 372.

Naitza Salvatore, Immagine e somiglianza – Arte e artisti di ieri e di oggi: alcune letture, Poliedro edizioni, Nuoro, 2000, pp. 126-143, 170-178, 266-298.