Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

La tecnica usata da Giovanni Seu è oggetto di sperimentalismi: in questo dipinto l'artista ha unito la pittura a olio con il graffito per ottenere un effetto particolare, richiamante il tradizionale intaglio su legno. Per ricreare il pannello intagliato Seu ha pensato di unire la cromia richiamante nelle tonalità la tavola di legno a una resa materica della superficie, quale appunto il graffito può dare. Questo richiamo all'intaglio rientra nella ricerca che Giovanni Seu da sempre svolge sulla “Sardità” intesa da lui come una visione del mondo a tutto tondo, una chiave di lettura possibile della realtà da valorizzare per preservare l'unicità della Sardegna. Il paesaggio raffigurato dovrebbe essere un piano di campagna presso il villaggio di Ittireddu, identificabile sullo sfondo ai piedi del caratteristico Monte Zuighe, una cresta vulcanica. Ittireddu, insieme ai territori di Bonorva, Torralba, Bonnanaro, Borutta, Thiesi, Cheremule e Giave, Mores e Rebeccu (frazione di Bonorva), forma il “luogo d'ispirazione” di Seu per la concentrazione di testimonianze della Civiltà Nuragica e della Preistoria sarda: per designare il territorio dei villaggi suddetti, fu adoperato il termine Valle dei Nuraghi, ad indicare la valenza archeologica della zona.