Ferdinando Gnozzi si lega alla Sardegna avvicinandovisi con l'etnografismo offerto dalle tante sagre, feste e manifestazioni che rinnovano annualmente il passato arcaico dell'isola. A questi “revival” si unisce il grande patrimonio di opere della scuola pittorica sarda soprattutto del primo Novecento. Questo patrimonio culturale, diffuso capillarmente in Sardegna nelle collezioni pubbliche e private, ha invitato l'artista, di formazione estranea all'isola, a cimentarsi con questa teoria indefinita di soggetti e scene: il risultato è la visione di questa “festa paesana” (ricordata nel titolo), imperniata sul focolare acceso in primissimo piano sulla sinistra e verso cui sono disposti uomini, donne e cavalieri nei tradizionali costumi dell'interno, dai colori accostati anche audacemente. La pittura di Gnozzi è sfumata e cromatica fino alla sublimazione, tanto che è il colore a fare il disegno: propone all'osservatore una visione ovattata, come è la vista al risveglio per le frazioni di secondo in cui la pupilla non mette a fuoco l'immagine. E' un'atmosfera che a volte pare palpabile, resa con la genuina e linda semplicità di uno sguardo attento e appassionato.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1973 |
Misure dell'opera | cm. 70 x 50 |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Cartone pressato |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Fluida e mediamente corposa |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | Cortonese 73 |
Tecnica di scrittura | A pennello |
Tipo di caratteri | Corsivo |
Localizzazione | Quadrante inferiore di destra |
Originalità | Originale |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |