Il tema sacro è affrontato dall'artista in maniera convenzionale, adottando un campo lungo dello sfondo per inserirvi in alto a destra la visione del Golgota con ancora due croci infisse in terra, mentre il Cristo deposto è in primo piano al centro della composizione, sorretto dalla Madonna alla sua sinistra e assorta in preghiera, mentre in piedi, rattristati, vi sono le altre due Marie e l'Apostolo Giovanni. L'asse creato dal corpo del Cristo, rivolto verso l'alto a destra, in direzione del Calvario, si interseca in basso con l'altro asse opposto della croce lasciata sul terreno: questo gioco muove l'intero equilibrio compositivo, bilanciato a sinistra dalle tre figure che si caratterizzano per l'essenzialità dei tratti e la resa asciutta, equilibrata, appunto “garbata” per riprendere l'aggettivo con cui l'arte incisoria del giovane Schirra fu giudicata nel 1932, l'anno seguente questa xilografia, da Pietro Antonio Manca.
Dati di Riferimento | |
---|---|
Anno di esecuzione | 1931 |
Misure dell'opera | Lastra: 18,5 x 15 |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Carta da spolvero |
Presenza di deformazioni | Assenti |
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismi | Presenti |
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioni | Inscurimento da ossidazione |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Incisione su legno - xilografia |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | I.S. |
Tecnica di scrittura | Inciso in lastra |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |