Conosciuta anche come “La cucina”, questa linoleografia dà esempio di come la passione per la Sardegna arcaica porti Biasi ha magnificare quale rito l'azione quotidiana della panificazione casalinga, come un tempo si faceva nelle case dei paesi dell'interno sardo. Le peregrinazioni per i paesi di pianura e di montagna permisero a Giuseppe Biasi di osservare senz'altro numerose volte questa incombenza quotidiana della donna: senz'altro documentò il tutto con disegni e fotografie. Il risultato è questa bella scena senza tempo, dove a prendere la parte maggiore della scena sono il forno tradizionale (dalle geometriche forme pure, solenne quasi come una piramide) e la mobilia essenziale ma funzionale dell'ambiente: la pala del forno forma una diagonale che dà profondità all'ambiente, come anche l'intreccio spiraliforme delle corbule (ossia le ceste tradizionali) alla parete movimenta il fondo. Al centro, assisa come quasi una deità, è la donna vestita con abiti tradizionali di lavoro e con un imperscrutabile volto, una sfinge assorta nella sua occupazione domestica. In penombra davanti a lei una gallina e un pulcino sono intenti a becchettare la terra battuta che fa da pavimento.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1934 (ca.) |
Misure dell'opera | Lastra cm. 32 x 35 |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Carta velina |
Presenza di deformazioni | Presenti |
Tipologia delle deformazioni | Increspature |
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismi | Presenti |
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioni | Ossidazione |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Incisione su linoleum |
Presenza di iscrizioni | Assenti |
Presenza di mutamenti del colore | Presenti |
Tipologia | Variazioni di tono |
Intensità | Media |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |