Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

La scena è animata: numerose figure femminili sono disposte a cerchio, impegnate nel tradizionale Ballo tondo sardo, in primo piano sulla destra, ma più in là sempre sulla destra si distingue, in lontananza, un'altra ampia formazione di ballo nella medesima figura. Si tratta di una festa religiosa, celebrata nella sua faccia laica sul sagrato della chiesa (una struttura spagnoleggiante nella curvilinea facciata); presso le caratteristiche cumbessias, ossia i ricoveri formati da logge porticate dove nel periodo della festa trovavano alloggio temporaneo i pellegrini, si vedono figure maschili e femminili in primo piano a sinistra, mentre altri uomini e donne assistono ai balli: è uno dei momenti d'incontro che le popolazioni dell'interno vissero, per secoli, con spirito di unione, periodi di festa (duravano 7 o 9 giorni, da cui i termini Settenari e Novenari per designarli) per celebrare santi patroni o la Vergine Maria e durante i quali si mettevano insieme nuclei familiari provenienti da molteplici paesi, a volte anche molto distanti. Giuseppe Biasi, affascinato da questa realtà agreste e arcaica, suggestionato dall'aura di leggenda che in simili occasioni si poteva ancora scorgere nel primo scorcio del XX secolo, dedicò a questi eventi numerose sue opere, tra cui la presente linoleografia, resa assai bene e concepita in modo felice nell'architettura generale della scena.