Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Un albero si staglia in primo piano, mentre un piano di campagna, forse un campo arato perché è color terra, fa scivolare lo sguardo sul fondo dove si intravedono le case, probabilmente un paese della regione interna della Sardegna, la Barbagia, che dà il nome all'opera. Giuseppe Bellino su questa tela coglie forse l'occasione per rendere un tributo all'isola che lo ha accolto e gli ha permesso di metter radici: il suo astrattismo si tradisce per concedere un piccolo spiraglio al figurativo? No, affatto: il quadro trasmette quanto sopra ho provato a “tradurre” visivamente, ma la composizione è correttamente astratta, giocata sulla scomposizione del reale in tessere ideali, dove il volume, la profondità cedono il passo all'incastro di piani e frammenti che creano una visione alternativa del reale. Bellino procede nell'esercizio della sua tavolozza di verdi e di terre, concedendo campo abbastanza ampio anche a tinte più spinte nel tonale come il violaceo e dando spazio anche ai blu: i colori dialogano sulla tela e rielaborano il paesaggio barbaricino entro l'irregolare, geometrico mosaico tracciato a vibranti, sottili e lunghi tratti di nero stesi con decisione.