Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Paesaggio ozierese
Dipinto a olio su tavola di compensato
Ignoto

L'opera è un esempio della visione pittorica di Giuseppe Altana, spinto a ricercare visioni campestri, ameni panorami collinari che trasmettono quiete allo spirito e calore dei colori allo sguardo: l'ordine della disposizione di alberi, declivi, muri di confine (un ordine creatosi nel tempo) è il motivo di ricerca per il pittore, un equilibrio perfetto creato dall'incontro della Natura con le scelte di generazioni di contadini e pastori, l'elemento umano prezioso per governare il paesaggio e che, in questo caso, vi si colloca nel mezzo perfettamente con i volumi puliti, assolati del grande casolare sul cui patio, rinforzato da un muraglione verso la collina sottostante, si erge un ampio albero dalla chioma rosseggiante, indicante probabilmente che la stagione è l'autunno, il tempo della vendemmia da svolgere tra le viti che paiono punteggiare il primo piano della composizione facendo corona al casolare.


 

La fonte d'ispirazione:

Ozieri

La città d'Ozieri, con la sua ampia piana chiamata “Campo di Ozieri”, è stato almeno dal XVI secolo uno dei centri più importanti del Logudoro, la vasta regione agricola posta a meridione di Sassari. Ozieri fu anche residenza per elezione e luogo d'ispirazione di Giuseppe Altana, che dipinse suggestivi paesaggi e ritrasse vari personaggi di Ozieri e di altri centri.

Ozieri ha un lontano e importante passato alle spalle: nella grotta di San Michele, posta sulla cima del colle omonimo e di fatto alla periferia del centro abitato presso l'ospedale, furono ritrovati importanti reperti di una cultura preistorica precedenti l'epoca nuragica. La Cultura fu chiamata “Ozieri” e anche “San Michele”, in onore del sito che restituì bellissime e raffinate ceramiche buccheroidi (ossia di color nero) decorate con motivi geometrici insieme ad altre più comuni: si tratta di una cultura forse proveniente dall'oriente mediterraneo e giunta in Sardegna in età neolitica, prosperando tra il 3200 e il 2800 avanti Cristo. Il territorio è ricco poi di strutture nuragiche ed fu assai frequentato anche durante l'epoca romana, come testimonia il Pont'Ezzu (letteralmente, tradotto, “ponte vecchio”), edificato in età imperiale.

Ozieri assunse importanza come centro abitato a partire dal Medioevo, quando decadde la struttura istituzionale del Giudicato di Torres o Logudoro, che ebbe per capitale il vicino centro abitato di Ardara, e con esso arrivarono le signorie pisane e genovesi. Nel territorio di Ozieri ricade anche l'antico sito della cittadella di Bisarcio, importante sede vescovile decaduta nel 1503 e di cui restano la cattedrale romanica e ruderi dell'antico palazzo episcopale. Ozieri crebbe d'importanza a partire dal XV secolo, quando divenne centro amministrativo del grande feudo chiamato Monteacuto, posseduto nei secoli XVI e XVII dalla famiglia spagnola dei Borgia. Ozieri divenne un importante centro agricolo e pastorale, ma anche commerciale: furono edificate numerose chiese e sorsero numerosi palazzi. A partire dal 1803 divenne sede episcopale. A fine Ottocento fu il primo centro abitato della Sardegna ad avere l'energia elettrica essendovi stata costruita una centrale di produzione da parte di privati. Nello stesso periodo su molti dei palazzi ozieresi, costruiti sul pendio della vallata entro cui è incastonato il centro, disponendosi ad anfiteatro, furono erette delle lunghe logge coperte, spesso decorate con elementi architettonici neoclassici (colonne, cornicioni modanati), chiamate “altane”, dove nella bella stagione le famiglie aristocratiche e borghesi passavano alcune ore di riposo.

La dimensione di ordinata, piccola cittadina benestante, dotata di belle chiese e monumenti quali ad esempio la fontana Grixoni, ricostruita nell'Ottocento con fogge neogotiche, è ancora oggi pienamente godibile per il visitatore, come anche poter vedere gli ampi spazi della piana ozierese, il celebre “Campo”, preferibilmente nelle mezze stagioni, al riparo dal caldo eccessivo estivo e con i colori della primavera o dell'autunno.


 

Dati di Riferimento
Anno di esecuzioneIgnoto
Misure dell'operacm. 60,2 x 46
Segnalazione di particolarità e/o allegati

Sul retro del dipinto è stata applicata la targhetta "1 - Campagna ozierese di Giuseppe Altana Lire 500

Il Supporto
Presenza di un supporto originalePresente
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivoTavola di compensato
Presenza di deformazioniPresenti
Tipologia delle deformazioniSpanciamenti, depressioni, leggeri, in tutto il supporto
Strati Preparatori
Presenza di strati preparatoriPresenti
Informazione sui materialiImprimitura a olio
Descrizione del coloreTerra rossa
SpessoreSottile, utilizzata come fondo per il cielo
Pellicola Pittorica
Aspetto della pennellata e/o del "ductus"Fluida, corposa, con medio rilievo
Presenza di iscrizioniPresenti
TrascrizioneG. Altana
Tecnica di scritturaA pennello
Tipo di caratteriCorsivo
LocalizzazioneQuadrante inferiore di sinistra
OriginalitàOriginale
Segnalazioni di particolarità e/o allegatiSono presenti polveri grasse e depositi organici
Vernice
Presenza della vernice e/o finitura originaleAssente