Giuseppe Biasi offre un tipico esempio della sua pittura dedicata più che al paesaggio sardo alla vera, profonda “anima” della Sardegna, la sua cara isola antica e ieratica nei gesti quotidiani immutati nei secoli. La Sardegna di Biasi diviene un'arcadia agreste e colorata a tinte sfumate in un'atmosfera quasi onirica, dai lunghi, profondi e bassi orizzonti (quasi metafisici), spazi dove gli uomini e le donne compongono infinite scene del quotidiano mantenendo un'espressività che pare distaccata, insensibile, richiamante per qualcuno la ieraticità delle statue pre-classiche. La scena è in buona parte occupata dal giogo dei buoi, uno chiaro e uno scuro, fermi in attesa mentre due uomini, posti nella parte sinistra della composizione, con abiti tradizionali dell'interno isolano, discutono tra loro, frontalmente, in modo che uno dia le spalle all'osservatore. Sullo sfondo, scarno di vegetazione (si levano solo due alberi vicini tra loro) ma assai profondo, si scorgono le case semplici, squadrate di un villaggio su cui sovrasta un campanile: tutto è reso con tonalità chiare, richiamanti le scialbature a calce dell'architettura tradizionale sarda. La tavolozza dei colori di Biasi predilige determinate tonalità terrose, viranti fino al giallo usato esclusivamente per rendere l'ultimo sprazzo di luce solare sul fondo, forse un principio di tramonto, mentre il cielo è ammantato di nubi stratificate che vanno a controbilanciare l'aspetto brullo dei campi, rimpallando tra terra e cielo le tonalità crude stese con curata perizia (per rendere la “terra” usò pennellate leggermente in diagonale verso destra, per il “cielo” lunghe, diluite pennellate orizzontali). Anche su questo quadro, nel retro, si trova la targhetta in carta rimandante a una non localizzata “Civica galleria di Arte Moderna” di qualche città italiana e un titolo, “Aratura in Sardegna”, che per la specifica della regione denuncia l'ambiente non sardo dove il quadro fu un tempo esposto. L'opera fu prestata nel 1998 per una mostra antologica di Biasi.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1928 (ca.) |
Misure dell'opera | Cm. 240 x 120 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Delibera n. 103 del 21/05/1974. L’opera viene riportata anche con i l titoli: "Aratura in Sardegna" e "Riposo nei Campi"
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Struttura di Sostegno | |
Materiale costitutivo | Abete |
Definizione della forma | Struttura rettangolare |
Presenza di iscrizioni | Presente una scritta: "6849" |
Presenza di deformazioni | Imbarcamento, svergolatura, arcuatura. Accentuati nelle traverse a causa dei nodi |
Presenza di modificazioni causate da organismi | Presenti nell'intero telaio |
Descrizione dell'aspetto della modificazione | Ossidazioni leggere da muffa di periodo antico |
Presenza di interventi a carico della struttura di sostegno avvenuti in momenti posteriori alla realizzazione dell'opera | Fori di viti nella traversa superiore (precedente sistema di affissione) N. 2 tavole di abete, cm. 37x6x2, inchiodate agli angoli superiori di destra e sinistra con funzione di spessore per attaccaglie |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Cotone industriale |
Presenza di un sistema di aggancio della tela al telaio | Presente |
Tipologia dell'ancoraggio | A chiodi |
Qualità del tensionamento | Scarsa |
Tendenza al cedimento, agli urti e alle sollecitazioni continue | Scarsa |
Presenza di deformazioni | Presenti |
Tipologia delle deformazioni | Impressione accentuata del rompitratta, nella linea mediana verticale |
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismi | Presenti |
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioni | Macchie piatte grigie con bordo rossiccio, polveri grasse, residui organici |
Presenza di interventi a carico del supporto avvenuti in momenti posteriori alla realizzazione dell'opera | Due garze di rinforzo in cotone sono state applicate, con colletta, in corrispondenza degli strappii fori |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Presenti |
Informazione sui materiali | Preparazione industriale: gesso, collante acrilico |
Descrizione del colore | Bianco |
Spessore | Sottile |
Segnalazioni di particolarità e/o allegati | In corrispondenza degli strappi è stato applicato stucco sintetico. |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Fluida e corposa |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | G. Biasi Teulada |
Tecnica di scrittura | A pennello |
Tipo di caratteri | Stampatello |
Localizzazione | Quadrante inferiore di sinistra |
Originalità | Originale |
Presenza di mutamenti del colore | Presenti |
Tipologia | Variazione di tono, saturazione, ossidazione, ingiallimento del legante |
Intensità | Media |
Presenza di difetti di coesione fra i componenti | Leggere screpolature "a zampa di gallina", da essicamento nei colori a corpo |
Presenza di difetti di adesione agli strati preparatori | Nei colori terrosi causati da impoverimento del legante |
Segnalazioni di particolarità e/o allegati | N. 2 ridipinture a tempera (restauro antico non documentato) in corrispondenza del ripristino dei tagli |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Presente |
Informazioni sui materiali | Resina naturale |
Presenza di mutamenti dell'aspetto | Presenti |
Tipologia | Ingiallimento leggero |
Intensità del fenomeno | Leggero |
Distribuzione sulla superficie | Diifuso |