Acquisito nella collezione camerale nel 1959, l'opera di per sé ha il valore prettamente decorativo di una composizione ben eseguita, esteticamente gradevole e composta in maniera accademica, ma essa diviene testimonianza di un frammento della storia artistica della Sardegna, il ricordo della consorte di Antonio Ballero, giunta a Nuoro nel lontano 1919 e che legò il resto dell'esistenza sua alla figura del consorte e alla Sardegna.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1955 (ca.) |
Misure dell'opera | cm 20,5 x 20,5 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | L'opera è stata acquisita con delibera n. 527 del 1959 Negli Inventari Camerali precedenti l'opera è catalogata come "dipinto a tempera e pastello" |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Cartoncino |
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismi | Presenti |
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioni | Ingiallimento da ossidazione e depositi di materiali incoerenti |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Disegno a pastello |
Presenza di iscrizioni | Assenti |
Presenza di mutamenti del colore | Presenti |
Tipologia | Variazione di tono causata dall'esposizione alla luce diretta |
Intensità | Leggera |
Colori interessati | Tutti |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |