Tratto veloce e attenzione per i dettagli, come dimostra il carretto e le botti in basso a sinistra: l'artista seppe creare una veduta interessante, espressiva, della località sarda, posta sulla costa del Mar di Sardegna, nella regione dell'Iglesiente e presso l'isola di Sant'Antioco. La località marina si riconosce per la presenza della torre costiera d'epoca spagnola, visibile a sinistra sopra i tetti delle case, con le finestre quadrangolari che la caratterizzano, e per il promontorio con la croce a protezione dell'abitato posta sul ciglione roccioso a picco sul mare. Il tratto è veloce, come detto, usato con più insistenza sul supporto per evidenziare certi profili e determinate ombre, mentre è leggero, appena percettibile, in diversi campi creando così una corretta visione dei piani e della profondità.
La fonte d'ispirazione:
Portoscuso
Sebbene non sia stato possibile identificare l'artista “Spandone”, nella sua opera si è riconosciuto il borgo marinaro di Portoscuso, posto sulla costa meridionale occidentale della Sardegna, non lontano dalle isole di Sant'Antioco e di San Pietro. Il villaggio ha nell'entroterra le montagne minerarie dell'Iglesiente e vicini ad esso vi sono diversi centri minerari.
Portoscuso nacque in età Spagnola, probabilmente nel XVII secolo, come piccolo approdo di pescatori, abitato da uomini originari del paese di Gonnesa, che trovarono un'ottima rada di approdo in quel tratto di mare e la chiamarono, in Spagnolo, Puerto Escuso ossia “Porto nascosto”, ossia protetto, ben riparato. Vi si stabilirono con le proprie famiglie e diedero vita alla piccola comunità, che conto poche centinaia di abitanti fino alla fine dell'Ottocento.
Per garantire la sicurezza della piccola comunità, fu eretta la grossa torre costiera che ancora oggi caratterizza il panorama del centro abitato. La torre, che diviene elemento caratterizzante il panorama del paese, fu edificata o nel 1577 o nel 1639: la datazione è controversa. L'ingresso della torre è posto a quasi quattro metri sopra il livello del suolo, ed oggi si raggiunge attraverso una rampa di scale, in pietra, mentre in antico vi si accedeva attraverso una scala in cordame che veniva ritirata in caso di attacco dei pirati musulmani, purtroppo non infrequenti. Per le dimensioni notevoli, la torre era di quelle poche dotate di armamento pesante: fungeva quindi da caposaldo territoriale ed era dotata di una piccola “guarnigione”, formata da due ufficiali e quattro soldati. La torre costiera fu dotata di cannoni di grosso calibro e altri armamenti più leggeri e la sua funzione difensiva cessò a partire dal primo quarto dell'Ottocento, quando con trattati fatti con Tunisi e Algeri, si pose fine alla pirateria. All'interno la torre si compone di una grande sala cupolata e “nervata” da costoloni di rinforzo alla struttura, mentre il terrazzo superiore fungeva anche da raccolta delle acque piovane, che venivano scaricate in una cisterna ricavata nello spessore murario e in funzione della piccola guarnigione.
Il paese ha vissuto un boom demografico, arrivando a contare oggi quasi 5300 abitanti, dai 500 che ne contava appena nel 1861. Ciò è dovuto in parte all'industria di lavorazione di derivati sorta nel suo territorio, in località Portovesme, che ha portato lavoro ma anche seri rischi ambientali (vi si lavorano molti prodotti, i cui scarti se non adeguatamente trattati diverrebbero assai pericolosi). Malgrado questo aspetto, Portoscuso è una località che si è impegnata anche nel turismo, sviluppando un'offerta basata sul turismo balneare e su quello da diporto. Sono sorte molte ville e vari residence, accrescendo le dimensioni del centro abitato, sviluppatosi lungo la costa a settentrione.
Dati di Riferimento | |
---|---|
Anno di esecuzione | Ignoto |
Misure dell'opera | cm. 65,5 x 50 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Il titolo "Paesaggio di Castelsardo" indicato negli inventari è sostituito col titolo "Paesaggio di Portoscuso" come indicato dall'analisi dello storico dell'arte dott. Alessandro Ponzeletti |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Carta da spolvero |
Tendenza al cedimento, agli urti e alle sollecitazioni continue | Scarsa |
Presenza di deformazioni | Presenti |
Tipologia delle deformazioni | Leggere increspature |
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismi | Presenti |
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioni | Viraggio a seppia da ossidazione progressiva |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Disegno a pennarello |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | Spandone |
Tecnica di scrittura | A penna |
Tipo di caratteri | Corsivo |
Localizzazione | Quadrante inferiore di sinistra |
Originalità | Da definire, considerata la stesura con tecnica differente |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |