Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Graficamente concepito, elegante e raffinato, dal tratto del disegno sottile e pulito, questo quadro dimostra quale temperie avesse respirato Melkiorre Melis nel suo lungo soggiorno romano: è possibile dire che per quasi due terzi della sua esistenza, molto lunga, Melis visse e operò artisticamente nell'ambiente aperto e sempre aggiornato della Capitale. È notevole come figura  perché riuscì a coniugare momenti artistici come questo ad altri dove il soggetto regionalistico trionfa: è interessante analizzare questa duttilità di Melis. Pittoricamente il dipinto si presenta dominato dalla cromia, viva e brillante diffusamente, stesa con perizia in maniera compatta, eguale, rispettosa del disegno che fa da base alla composizione. La resa della collana e di altri dettagli quali gli orecchini a sottilissimo anello o l'ombreggiatura della seta del turbante lanciano richiami alla lunga esperienza grafica che Melis fece per quasi un ventennio. Eseguito nello studio romano, posto in Via Sabatini al civico 31, il dipinto fu esposto nel 1930 a Sassari alla I Mostra Sindacale di Belle Arti (come attesta la targhetta sul retro) ma la data posta dall'artista lascia intendere una ripresa del quadro nell'anno successivo.