Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

L'opera risale alla prima maniera della pittura di Raiola, al periodo in cui aderì al MAC, gruppo di artisti partenopei che all'epoca si segnalò per essere l'unico di vedute artistiche moderne e aggiornate in città: una targhetta in carta sul retro recita “Ente Provinciale per il Turismo  - Nuoro. Premio Sardegna 1959 - Biennale nazionale di pittura” e spiega come il dipinto dell'artista napoletano giunse in Sardegna e quindi, probabilmente per acquisto, alla collezione camerale di Sassari. Pittoricamente connotato da tonalità terrose e calde, l'Arlecchino si mostra all'osservatore frontalmente, a mezzobusto, reso con un tratto duro, schematico quasi e con un'aria malinconica, accentuata nel capo reclinato sulla spalla destra: è immortalato nel gesto di tenere un ventaglio rosso aperto, premuto con le mani contro il petto. I colori sono stesi lasciando tracce materiche, a volte sfrangiati in certi margini e coprenti le linee del disegno.