La composizione è assai ben architettata, con quattro figure femminili in abiti tradizionali dell'interno sardo che volgono le spalle all'osservatore, intente ad approvvigionarsi d'acqua alla fontana riempiendo i contenitori (dei cilindri, forse in sughero, sulla sinistra e una coppia di anfore in coccio sulla destra. La fonte di fatto è nascosta alla vista essendo le quattro figure poste davanti, mentre le ombre lunghe che si mettono in diagonale verso destra indica che il sole è basso, fuori campo a sinistra. La maestria di Biasi sta nell'aver scelto la resa in “negativo” del gruppo e dell'intero primo piano della composizione, incidendo in modo da far emergere dal nero i tratti essenziali per creare i volumi dei soggetti, mentre il secondo piano e il fondale si “illuminano” del tono della carta creando lo spazio naturale della scena, ponendo su un leggero crinale un povero, semplice villaggio di montagna sardo, dominato dal classico campanile, e più indietro il profilo di un monte.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1934 |
Misure dell'opera | Supporto: cm. 37,5 x 47,5; Lastra: cm. 30,3 x 34,8 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Nell'inventario precedente (2004) l'opera è registrata col titolo "Donne alla fonte" |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Carta |
Tendenza al cedimento, agli urti e alle sollecitazioni continue | Elevata |
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismi | Presenti |
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioni | Ossidazione con viraggio a seppia |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Incisione su linoleum |
Presenza di mutamenti del colore | Presenti |
Tipologia | Variazioni di tono: ichiostro sbiadito |
Intensità | Accentuata |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |