Xilografo, dovette formarsi nella temperie artistica dell'allora nascente Scuola Incisoria Sarda, guidata da artisti quali Remo Branca, Battista Ardau Cannas, Giuseppe Biasi: non si hanno purtroppo molte notizie biografiche o della documentazione particolare su questa interessante figura d'artista, che elaborò una sua visione romantica, di sapore ottocentesco, espressa senz'altro (data la perizia) non soltanto nella sola incisione posseduta dalla Collezione camerale.
Forse Antonio Pintus si cimentò anche nel decoro di piastrelle di ceramica con scene sarde: si è a conoscenza di qualche esemplare firmato “A. Pintus”, da identificare nello stesso artista.