Le origini della famiglia sono barbaricine: Enrico Piras trascorse parte dell'infanzia e della giovinezza nel paese di Olzai, dove ebbe modo di essere istruito nel disegno dal suo zio Carmelo Floris. Trasferitosi a Sassari, a questi primi fondamentali insegnamenti si aggiunse dal 1965 l'amicizia e l'insegnamento di Stanis Dessy, che rese possibile a Enrico Piras di divenire sempre più bravo nell'incisione. Soggetti delle sue lastre furono scene di genere e paesaggi della Sardegna, terra da lui amata e che ha trasposto nell'incisione con visioni di delicato verismo, apprezzate per l'attenzione alla realtà della Natura e per il gusto romantico delle composizioni. Capace in varie tecniche, ha apprezzato molto l'acquaforte e l'acquatinta per le possibilità espressive da loro offerte. I riconoscimenti e gli attestati arrivarono a partire dalla fine degli Anni Sessanta: ottenne la medaglia d’oro nel Concorso Internazionale “Bulino d’Oro” tenutosi a Livorno nel 1968 e la medaglia di bronzo nella Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Roma nel 1969. Attivo nel campo culturale cittadino e regionale, ha curato diversi allestimenti di mostre e alcune pubblicazioni, tra cui quella dedicata al suo amico e maestro Stanis Dessy, curata insieme con la figlia di lui Paola e intitolata L’opera grafica di Stanis Dessy, edita nel 1977.
Attivo sempre nell'incisione, nel tempo ha acquistato competenza anche nel campo numismatico, pubblicando nel 1998 il volume intitolato Monete della Sardegna.
Nel 2012 l'Amministrazione comunale di Olzai ha organizzato la mostra “I Biennale dell'Incisione italiana – Carmelo Floris”, svoltasi dal 6 Ottobre 2012 al 6 gennaio 2013: l'ideazione e la direzione artistica dell'evento sono rispettivamente merito e incarico di Enrico Piras.
Bibliografia
Altea G. – Magnani M., La Collezione d'Arte della Provincia di Sassari, Soter editrice, Villanova Monteleone (SS), 1996, p. 49.
Riggio V., Guida all'Arte Sarda, Stampacolor, Muros (SS), 1990, p. 146.
Fonti Web
Dell'artista è presente un profilo nel sito www.artistidisardegna.it.