La soluzione spaziale adottata per questa Ultima Cena è interessante: il tavolo circolare e il punto di visuale dall'alto ampliano la scena, distribuendo i personaggi intorno e lasciando il punto focale al Cristo, l'unico a volgere lo sguardo fisso all'osservatore. Per soluzioni stilistiche Tavolara pare richiamarsi agli esempi dell'arte romanico-medievale, fonte per lui di ispirazione soprattutto nei temi religiosi: lo sfondo è essenziale al massimo, puro volume architettonico, mentre le figure sono rese con cura nei volti, uno per uno caratterizzato da un'espressione drammatica eccetto quello del Cristo, invece ieratico. Ai lati in basso si osservano vari oggetti simbolici: i contenitori, le brocche e il pesce sono richiami forse ai miracoli compiuti da Gesù (le brocche rimandano alle Nozze di Canaa, il pesce alla Moltiplicazione), mentre i volumi e la lucerna alludono probabilmente ai Vangeli.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1936 |
Misure dell'opera | cm. 70 x 80 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Negli Inventari Camerali precedenti l'opera è classificata come "rame sbalzato" |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Bronzo |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Presente una patinatura |