Orrù in quest'opera richiama certi sfondi paesaggistici biasiani di feste o processioni sarde, ma la sensazione diminuisce osservando i palloncini osservabili in primo piano, librati in aria sopra la tenda di un venditore ambulante: è un contrasto originale e accattivante, proprio dell'artista, che nelle sue opere strinse sempre un occhio alla grafica dell'illustrazione, con richiami agli stilemi di certe tavole illustrate di pubblicazioni per ragazzi del suo tempo. La tavolozza di Adolfo Orrù fu assai spesso luminosa, tenue e chiara nelle tonalità, e qui è amante dei toni del bianco e del marrone terroso, sopravanzante il disegno della composizione, che si lenisce sotto lo sbordare dai margini del colore.
Dati di Riferimento | |
---|---|
Anno di esecuzione | 1942 |
Misure dell'opera | cm 38 x 23,5 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Nei precedenti inventari Camerali l'opera è attribuita erroneamente a Antonio Mura |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Cartoncino ocra scura |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Fluida |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | A. Orrù |
Tecnica di scrittura | A pennello |
Tipo di caratteri | Corsivo |
Localizzazione | Quadrante inferiore di destra |
Originalità | Originale |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |