Con quest'opera Giuseppe Silecchia si aggiudicò la borsa di studio che gli consentì di specializzarsi presso i maestri ceramici faentini. L'intaglio è accurato e ben strutturata la composizione: è una visione di sapore neo-rinascimentale di un fatto d'armi, reso plasticamente con un groviglio incalzante di cavalieri armati di lancia e cavalcature lanciate che occupa il primo piano della scena e nello sfondo, nella porzione superiore, si delinea una fortezza quadrangolare bastionata e vista quasi a volo d'uccello, da una posizione dominante superiore.
L'intaglio di Silecchia, allora appena diciannovenne, appare forte, espressivo, attento nella resa del reale e nel creare equilibrio: tutte doti del bravo artista in potenza, doti che poterono esser messe a frutto fortunatamente grazie al premio camerale che gli consentì il prosieguo del suo cammino sulla strada dell'arte.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1946 |
Misure dell'opera | cm. 37,2 x 36 x 3,8 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Negli Inventari Camerali precedenti l'opera è registrata erroneamente come eseguita da Luisella Silecchia. |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Tavola in massello di faggio |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assente |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Assente |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |