Visione ispirante quiete e silenzio, un angolo appartato probabilmente trovato e preso nella campagna intorno a Sassari: l'acquerellista Di Puccio pare attratto per i suoi soggetti da ciò che è bucolico, dalla placida calma delle campagne lontane dalla città e dai suoi ritmi. Osservatore attento ai dettagli, con passione e tecnica riprende elementi minuti e li inserisce nelle sue opere: questo piccolo sentiero in salita si affianca a un antico muraglione di rinforzo, eseguito con perizia tecnica sia dall'anonimo costruttore di qualche secolo fa che dal pittore che lo rappresenta fedelmente con il suo tocco leggero e capace, appassionandosi nel comporre realisticamente l'ombra proiettata dalle fronde di alberi fuori dalla scena, sulla destra, o le erbe e i muschi cresciuti sui cantoni di calcare del muraglione.
La fonte d'ispirazione:
Le campagne di Sassari
Sassari ha la fortuna di essere una città collinare con la vista sul mare. Le campagne di Sassari (intendendo quelle vicine alla città) furono lodate sin dal XVI secolo come terreni ubertosi, ossia assai fertili e ricchi d'acqua. Le fontane presenti in queste campagne (il cui suolo è calcareo e carsico) nei tempi antichi ammontavano a circa 400: il numero è forse esagerato, ma i regolamenti comunali esistenti sin dal Medioevo per l'uso delle acque e per la regolamentazione e pulizia periodica dei corsi e dei canali d'acqua dimostra come la preziosa risorsa fu un tempo regolamentata severamente e curata dalle generazioni di contadini sassaresi. Le campagne intorno a Sassari assai varie e per questo furono fonte d'ispirazione per molti artisti, in ultimo soprattutto Stanis Dessy e Vincenzo Di Puccio: vi sono pianori e vallette, declivi e alcuni costoni più accidentati e, generalizzando, l'intera porzione di campagna al cui centro è posta Sassari si conforma come un piano inclinato verso nord-ovest, declinante alquanto dolcemente. Le piccole valli intorno Sassari non sono molto profonde e ampie, ma sono ricche di vegetazione e d'acqua, inoltre sono punteggiate da abitazioni sorte anche in antico (alcune sono d'età spagnola, XVII secolo) e fungevano sia da piccole aziende dove conservare i frutti della terra (vi erano anche frantoi oleari e presse per l'uva) sia da luoghi di villeggiatura per le famiglie nobili e borghesi che vi passavano le mezze stagioni (primavera e autunno), godendovi il fresco e le raccolte dei vari prodotti. Verso ponente e maestrale il declivio naturale termina in una regione pianeggiante anticamente utilizzata per la coltivazione degli orti e oggi occupata da Predda Niedda, l'ampia zona delle attività del settore terziario e della grande distribuzione. La piana di Predda Niedda è delimitata a ovest da colli tondeggianti il più alto dei quali è chiamato Monte Oro. In questa porzione collinare intorno alla città la vegetazione oggi visibile è caratterizzata dall'alto numero di olivi, presenza dovuta all'antica vocazione agricola di Sassari: la città, infatti, conobbe una specializzazione nell'olivicoltura, ma anche nell'orticoltura e nella tabacchicoltura (la prima abbandonata da oltre mezzo secolo, la seconda da quasi un secolo). Sassari ha un ampio territorio comunale e se le campagne più antropizzate e fertili sono quelle intorno alla città, vi è la grande estensione a ovest e nord-ovest della città che da secoli fu usata per coltivarvi la vite e il grano ed allevarvi il bestiame: l'ampia piana chiamata Nurra.
La Nurra è una regione in buona parte pianeggiante o collinare, mentre diviene montuosa nell'estremo lembo occidentale, dove affaccia con alte scogliere sul Mar di Sardegna. La parte pianeggiante occupa la porzione mediana del territorio ed è la più estesa: è caratterizzata da superfici ondulate, con alcune vallette scavate da piccoli corsi d'acqua a regime torrentizio. Vi scorre anche, proveniente da Chighizzu con direzione sud-nord, il rio Mannu che sfocia a Porto Torres. La funzione storica del rio Mannu nella piana della Nurra è stata quella di segnare il confine fra la cosiddetta “Nurra vicina” (a levante) e la “Nurra lontana” (a ponente). La “Nurra vicina” era già nel passato più antropizzata: vi erano coltivati olivi, viti e cereali, vi passava la strada reale (poi “Carlo Felice”) e fungeva da corridoio di comunicazione fra la città e il porto di Torres. Oggi la zona è abitata, vi sorgono numerose frazioni di Sassari e Porto Torres: un domani non molto lontano sarà possibile che le due aree urbane si fondino dando luogo a un unico paesaggio edificato. La “Nurra lontana”, ben più ampia, nel passato era scarsamente abitata perché il territorio era dedicato soprattutto all'allevamento di ovini, bovini e caprini, cosicché vi stavano solo i pastori che risiedevano nei tipici cuili con le proprie famiglie. I cuili erano piccolissimi aggregati di costruzioni sorti in funzione dell'allevamento (abitazione poverissima, forno, recinto, magazzino, pollaio ecc.): queste architetture elementari punteggiavano il paesaggio, alcune sorte e riedificate in località che secoli addietro – nel Medioevo – erano più densamente abitate, con piccoli villaggi dei cui nomi i cuili si sono appropriati (come ad esempio Issi, un gruppetto di case vicino al corso del Fiume Santo). Oggi alcuni cuili sono abbandonati, altri sono il centro di aziende agricole e d'allevamento.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1969 |
Misure dell'opera | cm. 30 x 40 |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Carta tipo "rosaspina" |
Presenza di deformazioni | Presenti |
Tipologia delle deformazioni | Leggeri spanciamenti del lato di destra - retro- |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Fluida, carica di pigmento |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | "V. Di Puccio 1969" |
Tecnica di scrittura | A penna |
Tipo di caratteri | Corsivo |
Localizzazione | Quadrante inferiore di sinistra |
Originalità | Originale all'esame di Wood |
Presenza di mutamenti del colore | Presenti |
Tipologia | Variazione di tono della superficie esposta alla luce diretta del sole. |
Intensità | Media |
Colori interessati | Tutti |
Segnalazioni di particolarità e/o allegati | I bordi coperti dal passpartout conservano la cromia originale |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |