Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

Venditrice di rame
Dipinto a olio su tela
1927

Eseguito nel 1927 ed esposto a Sassari nel 1930, nell'allora Palazzo dell'Economia (oggi Direzione del Banco di Sardegna): fu acquistato dalla Camera di Commercio sassarese.

Questo dipinto è suggestivo, carico di un'aura quasi magica e malinconica: la donna anziana, in abiti tradizionali di lavoro della Sardegna interna, è seduta su un gradino di pietra circondata dalla sua mercanzia, contenitori e paioli di rame. Il suo sguardo è profondo e diretto verso l'osservatore, a cui sorride, con i segni dell'età che hanno imprezziosito il viso caricandolo di una grande serenità e dignità. Verista, attento al disegno e con un'eco della pittura ottocentesca migliore, Antonio Mura crea un dipinto assai bello: la sua tavolozza è di tonalità chiara ma non squillante, appare patinata e compatta la stesura, ben dosata senza matericità, quasi eterea. I particolari sono resi con cura, come i palmi delle mani e i piedi dell'anziana donna, con le vene ben visibili o come la coppia di bottoni in filigrana e sangue di piccione nel colletto della camicia. In primo piano sulla destra si nota una caffettiera “a uovo” di gusto impero del primo Ottocento, oggetto da famiglie assai abbienti, curiosamente calato in questa composizione e reso in rame anziché in argento: forse una licenza dell'artista che, innamorato di quella forma antica e rara, volle inserirla lo stesso anche se dovette renderla con metallo più povero.


 

La fonte d'ispirazione:

Isili, il rame e il “furbesco”

Antonio Mura prende spunto per la sua opera da una quotidiana scena di mercato che un tempo si poteva vedere in tanti luoghi della Sardegna, sia nelle città sia nei paesi maggiori. Nell'isola oltre che le pentole in coccio, furono usati anche i contenitori di rame per poter cucinare o preparare il formaggio, anzi per quest'ultima, importante produzione regionale si preferì sempre, permettendolo le condizioni materiali, utilizzare pentole di quel metallo.

Il rame in Sardegna è presente con dei giacimenti concentrati soprattutto nella porzione di territorio dove sorge il centro abitato di Isili. Fu conosciuto come sito minerario sin dalla Preistoria e sfruttato nelle varie epoche dai vari dominatori. Di solito le località dove il rame è presente riportano nello stesso toponimo la loro peculiarità: ad esempio Funtana Raminosa, presso il paese di Gadoni, e altri simili nomi di luogo sono presenti nell'isola, soprattutto nella parte centrale e meridionale.

Nei secoli passati, possedere una o più pentole in rame nella cucina della propria casa era di fatto, soprattutto nel Campidano, riuscire ad affermare la propria condizione di benessere materiale. In molte chiese della Sardegna furono presenti dei piatti, usati per le questue e per questo chiamati “elemosinieri”, realizzati in rame dai bravi artigiani che risedettero a Isili.

Isili è celebre anche per la lavorazione dei tessuti e del legno, ma è dal rame che è sorta probabilmente la peculiare parlata che nel passato era diffusa tra i suoi lavoratori del rame: si tratta di un “furbesco”, ossia un gergo, un tipo di codice linguistico diffuso e adoperato entro la categoria dei lavoratori del rame, uso probabilmente maturato come forma “protezionistica” della categoria perché in questo modo sia i segreti per la lavorazione sia le questioni commerciali nei mercati fossero non comprensibili agli estranei, ma comprese solo tra di loro.

Oggi Isili ha dedicato al rame e ai tessuti lavorati in loco una struttura museale. Il paese conta oggi circa 3000 abitanti, è posto a 523 metri sul livello del mare. È posto nella regione storica denominata Sarcidano e rappresenta il centro di riferimento per i comuni vicini essendo sede di vari servizi ed enti.


 

Dati di Riferimento
Anno di esecuzione1927
Misure dell'operacm. 74,7 x 100,5
Struttura di Sostegno
Materiale costitutivoPino
Definizione della formaStruttura rettangolare
Presenza di iscrizioniPresente una iscrizione a penna "75x100" nella traversa inferiore
Il Supporto
Presenza di un supporto originalePresente
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivoLino
Presenza di un sistema di aggancio della tela al telaioPresente
Tipologia dell'ancoraggioA chiodi ripiegati
Qualità del tensionamentoBuona
Presenza di deformazioniPresenti
Tipologia delle deformazioniSpanciamento accentuato nel quadrante inferiore di sinistra causato da una pressione sul retro
Presenza di modificazioni causate dall'azione di organismiPresenti
Descrizione dell'aspetto di queste modificazioniColature di cemento, polveri grasse, residui organici, macchie giallastre
Strati Preparatori
Presenza di strati preparatoriPresenti
Informazione sui materialiGesso e colla animale
Descrizione del coloreGrigio chiaro
SpessoreSottile
Presenza di alterazioni meccanichePresenti, circoscritte, nella linea mediana, da sganciamento del supporto. Intensità accentuata
Presenza di lacunePresenti
Distribuzione sulla superficieCorrispondenti ai fori del supporto
Pellicola Pittorica
Aspetto della pennellata e/o del "ductus"Fluida
Presenza di iscrizioniPresenti
Trascrizione"A. Mura 1927 - OTR"
Tecnica di scritturaA pennello
Tipo di caratteriStampatello
LocalizzazioneQuadranti di destra
OriginalitàOriginale
Presenza di mutamenti del colorePresenti
TipologiaVariazione di tono
IntensitàLeggera
Colori interessatiBianchi
Presenza di difetti di adesione agli strati preparatoriPiccole lacune, circoscritte, nella linea mediana orizzontale, in corrispondenza del gomito destro
Presenza di abrasioniNei quadranti di sinistra, circoscritte, accentuate
Vernice
Presenza della vernice e/o finitura originaleAssente