Rassegna Opere d'Arte Digitale Nord Sardegna

L'opera, riportante la firma di Biasi, sul retro presenta una targhetta in carta con sopra scritto “abbeveratoio/ Prof. Paolo Maninchedda”. L'autenticità dell'opera è stata messa in dubbio in passato, propendendo per l'attribuzione a Maninchedda (Thiesi, Sassari, 1884 – Sassari 1974), pittore e decoratore di tendenze figurative realiste; la targhetta risulta esser stata apposta alcuni decenni addietro. Più recentemente è prevalsa l'attribuzione a Biasi, prendendo per autentica la firma e facendo rientrare il dipinto all'ultima fase dell'artista, già visibile tra i paesaggi presentati da Giuseppe Biasi nella sua ultima personale tenuta a Sassari nel 1939: periodo in cui la sua pittura subì una sorta di involuzione, poiché abbandonò l'aura “magica” della Sardegna arcaica e patriarcale per proseguire sul cammino del realismo naturalista, volgendo lo sguardo anche al paesaggismo, come sembra suggerire anche l'ultima produzione di vedute del borgo di Stintino, eseguite nella seconda metà degli Anni Trenta, paesaggismo poi confermatosi nelle vedute biellesi fatte nei primi Anni Quaranta. L'opera è certamente decorativa, piacevole, ma priva di quella carica che Biasi riuscì a infondere in passato ai suoi quadri.