L'opera, nata dall'idea dell'oggetto d'uso quotidiano di un tempo (una borraccia in terracotta, “sa stangiada” in Sardo), viene rielaborata, reinventata nella sua forma, creando l'inversione del vuoto per pieno, così da ribaltare l'idea elementare dell'oggetto quale contenitore. La borraccia diviene così “anulare”, un vuoto racchiuso dal contenitore-cornice: plasmata da Claudio Pulli, nelle sue mani diviene scultura contemporanea di linguaggio internazionale, non regionalistico, spunto plastico di contemplazione, punto focale di spazi fuori dal tempo.
Dati di Riferimento | |
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Anno di esecuzione | 1957 |
Misure dell'opera | cm. 35 x 14 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Nell'inventario camerale precedente, l'opera è titolata: "Brocca in ceramica con foro centrale" |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Ceramica |
Tendenza al cedimento, agli urti e alle sollecitazioni continue | Elevata |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Assenti |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Pigmentazione di colore verde rame, smaltata |