Cesare Cabras si impegna nel donare allo sguardo dell'osservatore un ampio panorama della piana del Campidano, ovattata nella luce del primo mattino, dove una leggera foschia vela di toni azzurro-violacei i monti lontani del Sulcis mentre nella pianura la terra è solcata armonicamente da siepi di arbusti in fiore e punteggiata da alberi: il risultato è la sensazione poetica dell'equilibrio immoto, che nel silenzio del risveglio trasmette un forte senso di pace interiore. La pittura appare curata, i colori sono stesi con pennellate prolungate per lo sfondo, mentre si osservano i tocchi di maggior densità messi per dare l'impatto delle chiome degli alberi e delle infiorescenze delle siepi, infine in alcuni punti la tecnica del maestro dà vita a leggeri rilievi della pellicola, dove l'olio appare nella sua matericità di sostanza all'osservatore.
La fonte d'ispirazione:
Monserrato e il Campidano
Paùli è l'antico nome dell'attuale Monserrato, comune oggi gravitante nell'area vasta di Cagliari. Fu comune indipendente fino al 1928, quando venne unito al comune di Cagliari e gli fu messo il nome Monserrato. Il paese ottenne nuovamente l'autonomia amministrativa nel 1991. Il centro diede i natali ai due artisti Cesare Cabras e Carlo Argiolas: entrambi gli artisti furono inspirati dalla dimensione agricola della Monserrato dei primi decenni del Novecento, tanto che Cabras produsse la serie delle “Aie” e tanti paesaggi aventi per soggetti i vasti panorami della pianura dove il paese è posto, mentre Argiolas esordì proprio con una delle vedute a lui familiari, di quotidiana vita paesana monserratina.
Monserrato ricade nella piana del Campidano, la grande pianura della Sardegna, lunga circa 110 km e larga 50 in media, che corre in diagonale tra i golfi di Cagliari e Oristano, con asse longitudinale orientato a maestrale ed un'altimetria massima nella porzione mediana, in corrispondenza del paese di Sanluri, raggiungendo i 50 metri sul livello del mare. Sia presso Oristano che Cagliari la piana termina formando ampi stagni salmastri, mentre in antico vi era uno stagno nella porzione centrale, presso Sanluri, ma fu bonificato prosciugandolo nella prima metà dell'Ottocento. A sud-ovest e a nord-est il Campidano termina con le pendici dei sistemi montuosi rispettivamente dell'Iglesiente e del centro Sardegna.
Dati di Riferimento | |
---|---|
Anno di esecuzione | Ignoto |
Misure dell'opera | cm. 50 x 35 |
Segnalazione di particolarità e/o allegati | Sul retro sono applicate due etichette: Targhetta di carta – cm10 x 5,7: Mattino di Aprile olio 47x63 £ 700 Targhetta a ghirlanda (C.P.E.C.SS) inv. 631 |
Il Supporto | |
Presenza di un supporto originale | Presente |
Nome della fibra tessile e/o del materiale costitutivo | Tavola di compensato |
Strati Preparatori | |
Presenza di strati preparatori | Presenti |
Informazione sui materiali | Imprimitura a olio |
Descrizione del colore | Rosa |
Spessore | Sottile |
Pellicola Pittorica | |
Aspetto della pennellata e/o del "ductus" | Fluida |
Presenza di iscrizioni | Presenti |
Trascrizione | C. Cabras |
Tecnica di scrittura | A pennello |
Tipo di caratteri | Corsivo |
Localizzazione | Quadrante inferiore di sinistra |
Originalità | Originale all'esame di Wood |
Presenza di mutamenti del colore | Presenti |
Tipologia | Variazioni di tono |
Intensità | Leggera |
Colori interessati | Tutti |
Presenza di abrasioni | Leggere abrasioni lungo i bordi causate dalla precedente incorniciatura |
Vernice | |
Presenza della vernice e/o finitura originale | Assente |